sabato 5 Ottobre 2024
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Gaza – Restiamo umani

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Cari Hermanos, il nostro adagio “RESTIAMO UMANI” , diventa un libro. E all’interno del libro il racconto di tre settimane di massacro, scritto al meglio delle mie possibilità, in situazioni di assoluta precarietà, spesso trascrivendo l’inferno circostante su un taccuino sgualcito piegato sopra un’ambulanza in corsa a sirene spiegate, o battendo ebefrenico i tasti su di un computer di fortuna all’interno di palazzi scossi come pendoli impazziti da esplosioni tutt’attorno.

Vi
avverto che solo sfogliare questo libro potrebbe risultare
pericoloso, sono infatti pagine nocive, imbrattate di sangue,
impregnate di fosforo bianco, taglienti di schegge d’esplosivo. Se
letto nella quiete delle vostre camere da letto rimbomberanno i muri
delle nostre urla di terrore, e mi preoccupo per le pareti dei vostri
cuori che conosco come non ancora insonorizzate dal dolore.

Mettete
quel volume al sicuro, vicino alla portata dei bambini, di modo che
possano sapere sin da subito di un mondo a loro poco distante, dove
l’indifferenza e il razzismo fanno a pezzi loro coetanei come fossero
bambole di pezza. In modo tale che possano vaccinarsi già in età
precoce contro questa epidemia di violenza verso il diverso e ignavia
dinnanzi all’ingiustizia. Per un domani poter restare umani.

I
proventi dell’autore, vale dire Vittorio Arrigoni, me medesimo,
andranno INTERAMENTE alla causa dei bambini di Gaza sopravvissuti
all’orrenda strage, affinché le loro ferite possano rimarginarsi
presto (devolverò i miei utili e parte di quelli de Il Manifesto al
Palestinian Center for Democracy and Conflict Resolution, sito web:http://www.pcdcr.org/eng,
per finanziare una serie di progetti ludico-socio-assistenziali
rivolti ai bimbi rimasti gravemente feriti o traumatizzati ).

Nonostante
offerte allettanti come una tournee in giro per l’Italia con Noam
Chomsky, ho deciso di rimanere all’inferno, qui a Gaza. Non
esclusivamente perché comunque mi è molto difficile evacuare da
questa prigione a cielo aperto (un portavoce del governo israeliano
ha affermato :”e’ arrivato via mare, dovrà uscire dalla
Striscia via mare”), ma soprattutto perché qui ancora c’è da
fare, e molto, in difesa dei diritti umani violati su queste lande
spesso dimenticate.

Non
avremo certo gli stessi spazi promozionali di un libro su Cogne di
Bruno Vespa o una collezione di lodi al padrone di Emilio Fede, da
qui nasce la mia scommessa, sperando si riveli vincente.
Promuovere
il mio libro da qui, con il supporto di tutti coloro che mi hanno
dimostrato amicizia, fratellanza, vicinanza, empatia. Vi chiedo di
comprare alcuni volumi e cercare di rivenderli se non porta a porta
quasi, ad amici e conoscenti, colleghi di lavoro, compagni di
università, compagni di volontariato, di vita, di sbronza. E più in
là ancora, proporlo a biblioteche, agguerrite librerie interessate
ad un progetto di verità e solidarietà. Andarlo a presentare ai
centri sociali e alle associazioni culturali vicino a dove state.

Si
potrebbero organizzare dei readings nelle varie città, (io potrei
intervenire telefonicamente, gli eventi sarebbero pubblicizzati su Il
Manifesto, sui nostri blog e aggiro per internet) e questo potrebbe
essere anche una interessante occasione per contarsi, conoscersi,
legarsi. Non siamo pochi, siamo tanti, e possiamo davvero contare,
credetemi.

Il
libro lo trovate fin d’oggi nelle edicole con Il Manifesto, e fra due
settimane nelle librerie.
Confido
in voi, che confidate in me, non per i morti ma per i feriti a morte
di questa orrenda strage.
Un
abbraccio grande come il Mediterraneo che separandoci, ci unisce.

Restiamo
umani.
vostro
mai domo
Vik