Obama: un po’ di sensatezza
Che
l’ex presidente Usa George W. Bush non fosse una “cima” lo si era
intuito già da tempo. Da quando si è insediato Barack Obama già
diverse cose sono cambiate. Sicuramente c’è un po’ di “sensatezza”
in più.
Una
scelta sensata di questi giorni è senz’altro la bocciatura da parte
di Obama del super elicottero presidenziale ordinato dal predecessore
Bush. Bocciato perché rappresenta uno “spreco di denaro per
spese militari inutili”.
I
costruttori dell’ormai ex nuovo elicottero presidenziale, Lockheed e
Agusta-Westland (del gruppo italiano Finmeccanica), vinsero nel 2005
la commessa per il sostituto dell’attualeMarine One, un
Sikorsky VH-60 entrato in servizio nel 1989. La flotta di 28
esemplari, basati su una versione speciale del modello EH-101, doveva
costare inizialmente 6 miliardi di dollari. I correttivi segretissimi
per la sicurezza di George W. Bush, imposti dalla Casa Bianca, aveva
portato il conto finale quasi a raddoppiare, raggiungendo la cifra di
11,2 miliardi. Ogni esemplare sarebbe costato 400 milioni di dollari,
quanto i due Boeing 747 speciali che compongono la flotta
presidenziale degli Air Force One.
Il
nuovo presidente Usa ha ironizzato sulla sua decisione rivelando uno
dei motivi per il quale la spesa di questo super elicottero fosse
così lievitata: “tra le tante dotazioni di questo elicottero
c’era la possibilità di cucinarmi un pasto in pieno attacco
nucleare. Vi dirò una cosa: se gli Stati Uniti d’America sono sotto
attacco nucleare, l’ultima cosa che mi può venire in mente è di
mettermi a far da mangiare”.
Tra
gli altri tagli il presidente ha ricordato di aver già evitato che
fossero “sprecati” miliardi di dollari per comprare altri
super caccia invisibili F-22: oltre i 141 già costruiti, ne saranno
realizzati altri 46, per un totale di 187 contro i 648
originariamente previsti nel 1996 . Ognuno di questi aerei costa
circa 137,5 milioni di dollari.