L’ingresso di AgustaWestland nelle scuole medie inferiori
È
un altro anello importante della catena della produzione militare: il
rapporto tra le aziende a prevalente produzione bellica e le scuole
del territorio (con il coinvolgimento dei comuni, indipendentemente
dal ‘colore’ partitico dell’amministrazione comunale).
Nell’attuale
forte crisi economica il settore delle armi, come molte volte
sottolineato da Peacereporter, ha un costante segno positivo, nei
fatturati, nelle commesse ed anche nell’occupazione (anche se con
entità inferiori rispetto ai fatturati).
Facciamo
l’esempio di alcune situazioni in provincia di Varese, che ha
un’alta concentrazione d’aziende aeronautiche con AgustaWestland
(a Samarate, Vergiate, Somma Lombardo e altri nuclei minori in altri
Comuni), Aermacchi (Venegono Inferiore) e l’indotto a loro
collegato (come è un’altra storica azienda aeronautica, la Secondo
Mona) e Novara, che avrà un polo aeronautico d’importanza
internazionale, come l’aeroporto militare di Cameri, dove Alenia
Aeronautica assemblerà i cacciabombardieri F35.
L’ingresso
di AgustaWestland nelle scuole medie inferiori del territorio per
trasmettere oltre all’onore di lavorare presso di lei, la spinta
verso i ragazzi per un indirizzo di studi tecnici aeronautici è
stato fatto con costanza, perlopiù da quando Agusta si è unita con
l’inglese Westland (anch’essa produttrice di elicotteri) e da
quando questa jointventure è stata posseduta interamente da
Finmeccanica.
È
ancora più intensa la collaborazione con gli istituti tecnici ad
indirizzo aeronautico del territorio.
Non
è un caso che l’ISIS di Gallarate abbia avviato nei mesi scorsi,
grazie ad AgustaWestland, una vacanza-lavoro di diversi suoi studenti
a Philadelfia, presso lo stabilimento dell’azienda nella città
statunitense.
Questo
è un sintomo di una difficoltà per l’azienda: quella di trovare
tecnici qualificati dalle scuole professionali nel territorio.
AgustaWestland ha dichiarato pubblicamente (sui massmedia locali)
come nel 2008 siano state 662 le offerte di lavoro, come tecnico
aeronautico, rimaste senza risposta.
Dove
non è l’azienda a muoversi attivamente, ci pensano i Comuni. Un
esempio è Somma Lombardo che ha dato il via, a fine marzo 2009 al
protocollo d’intesa (in collaborazione con Regione Lombardia e
Ministero dell’Istruzione) per la realizzazione di un istituto
tecnico superiore ad indirizzo aeronautico sulle aree delocalizzate
della frazione di Case Nuove, adiacente all’aeroporto di Malpensa e
ai capannoni d’AgustaWestland. Analoga situazione si riscontra a
Novara, con lo storico ITIS “Fauser”, che ha costruzioni
aeronautiche come indirizzo d’eccellenza e di riferimento per
l’intera Regione.
Nei
programmi di quest’istituto sono costanti le visite in Aermacchi, a
Cameri e in altri siti prettamente militari non solo della provincia;
e sono presi a riferimento per la scuola quegli studenti che si sono
distinti in queste aziende e in accademia militare.
Come
vediamo da questi esempi vi è un reclutamento dei giovani (è
proprio il caso di scomodare questo slang militare) che inizia con i
ragazzi fin dai primi anni dell’adolescenza. Anche in questo caso
il compito della ‘controinformazione’ (negli ambiti degli esempi
del distretto aeronautico varesino e novarese) è decisivo per far
prendere coscienza ai ragazzi e alle loro famiglie che vi sono altre
forme di lavoro rispettose dell’uomo e della natura, che non
abbiano come conseguenza l’annullamento dell’umanità dei
lavoratori e riflessi atroci nei destinatari dei sistemi d’arma che
sono prodotti.