sabato 27 Luglio 2024
ArticoliArticoli 2010

Fiom pro Palestina

fiom-cgil.jpg
Si
è svolto recentemente un incontro tra Jamal Jumaa, coordinatore
palestinese della campagna “Stop the Wall”, e Maurizio Landini,
segretario nazionale della Fiom

Il
sindacato metalmeccanico della Cgil,alla
luce della drammatica situazione di paralisi del processo di pace e
dell’espansione coloniale degli insediamenti
,
ha deciso di sospendere gli accordi commerciali e militari con
Israele fino a quando il governo di Benyamin Netanyanunon
rispetterà il diritto internazionale e i diritti umani e metterà
fine agli insediamenti e all’assedio della popolazione palestinese di
Gaza
”.

Durante
l’incontro Jamal Jumaa ha illustrato le attività della resistenza
popolare nonviolenta palestinese contro la costruzione del Muro e ha
evidenziato l’esistenza di diverse aziende europee1che rafforzano l’occupazione israeliana attraverso la
collaborazione alla costruzione di infrastrutture legate al Muro e
agli insediamenti colonici nei Territori occupati”
.
Ha
inoltre ricordato come anche la commercializzazione e la
distribuzione di prodotti delle colonie (attraverso l’azienda
israeliana Agrexco) “non solo ledono gli interessi e i diritti
dei lavoratori palestinesi, con la confisca ulteriore di terre e
devastazione di villaggi, ma violano il diritto internazionale che
sancisce l’illegalità delle colonie”
.
Il
rappresentante palestinese ha quindi evidenziato la necessità di una
pressione sulle Confederazioni europea e internazionale dei sindacati
perché prendano posizione nei confronti del sindacato israeliano,
che, oltre a discriminare i lavoratori palestinesi, sostiene
esplicitamente tutte le scelte del Governo israeliano.
Il
segretario generale della Fiom ha confermato la solidarietà alla
resistenza popolare non violenta, espressa anche nell’ultimo
congresso nazionale, con il sostegno alla campagna BDS (boicottaggio,
disinvestimenti, sanzioni). Si è impegnato a portare, anche nelle
sedi sindacali internazionali, la richiesta che il sindacato
Histadrut venga vincolato al rispetto dei principi del Sindacalismo
europeo e internazionale (indipendenza, democrazia, diritti umani e
del lavoro) e, in caso contrario, che vengano sospese le relazioni
con il medesimo.

Al
termine dell’incontro Maurizio Landini ha assicurato di volersi
recare quanto prima in Palestina e in Israele con una delegazione
della Fiom, per conoscere direttamente la situazione e incontrare
rappresentanti palestinesi e israeliani della resistenza popolare
nonviolenta.

1Un
esempio recente è la ditta italiana Pizzarotti che partecipa alla
costruzione di un treno ad alta velocità che collegherà Tel Aviv
con Gerusalemme.