Un Osservatorio contro le “navi dei veleni”
A
Roma è stata presentata la Carta Fondante dell’Osservatorio “Per
un Mediterraneo libero da veleni” con la quale diverse associazioni
e organizzazioni della società civile, dell’economia e della ricerca
chiedono a governo, magistratura e parlamento un impegno concorde per
smantellare la rete criminale conosciuta come “navi dei veleni”.
Il
carico di queste navi (spesso traffici illegali di rifiuti pericolosi
anche radioattivi) rilasciato nel mare rappresenta una vera e propria
“bomba ad orologeria” per l’ecosistema marino e la salute umana.
Spiega
Greenpeace che è uno dei principali promotori di questa iniziativa:
“L’Osservatorio vuole muoversi interloquendo in primo luogo con
le istituzioni nazionali ma anche, se necessario, sensibilizzando
quelle europee e internazionali. Vuole fornire, con azioni mirate e
documentate, sostegno all’azione di indagine e inquirente della
magistratura. Vuole che sia garantito il massimo della trasparenza e
delle informazioni sanitarie e ambientali ai cittadini. Nella Carta
si chiede anche di fare chiarezza sulle indagini e le ricerche
recentemente effettuate nei tratti di mare davanti a Cetraro e a
Maratea: informazioni incomplete e contraddittorie lasciano ancora
profondi dubbi sulla volontà dello Stato di voler andare sino in
fondo nell’accertamento delle responsabilità”.