Il futuro della Striscia di Gaza
E’ stato pubblicato
recentemente un documento che descrive la situazione drammatica della
Striscia di Gaza: “Nel 2020 la popolazione di Gaza
raggiungerà i 2.1 milioni di abitanti e in mancanza di azioni
urgenti non vi potrà essere un’adeguata fornitura di acqua,
elettricità e servizi educativi e sanitari“.
Il documento è “Gaza
nel 2020, un luogo vivibile?”, opera di Maxwell Gaylard (ufficiale
per l’aiuto umanitario e lo sviluppo delle Nazioni Unite), di Jean
Gough (Unicef) e di Robert Turner (Unrwa).
Secondo il rapporto “nel
2020 ci sarà una densità di più di 5800 persone per km², la
popolazione aumenterà di quasi il 25%, il bacino costale (la
principale fonte di risorse idriche nella striscia) potrebbe
diventare inutilizzabile già nel giro di quattro anni e nel 2020
questi cambiamenti saranno irreversibili. La domanda di acqua
aumenterà del 60%, saranno necessarie 250 scuole in più ed almeno
altri 800 letti d’ospedale e 1000 dottori per far fronte alla
crescita della popolazione.”
Dati sconfortanti che
diventano drammatici se si uniscono a quelli della disoccupazione
giovanile che è al 58%.
Il documento esamina anche
i dati economici: “l’80% della popolazione di Gaza riceve una
qualche forma di assistenza dall’esterno, ed il 39% vive sotto la
soglia di povertà. A peggiorare la drammatica situazione sono le
restrizioni di movimento che Israele impone ai contadini e ai
pescatori. Il 17% delle terre di Gaza sono inagibili e l’85% del mare
a disposizione della popolazione è chiuso all’accesso dei
palestinesi. Una vera a propria prigione a cielo aperto, che secondo
il rapporto ONU, presto, molto presto, non sarà più vivibile. Se
Israele togliesse il limite delle tre miglia marine per i pescatori
di Gaza, ci sarebbe un aumento dell’occupazione e un miglioramento
della dieta della popolazione di Gaza così povera di proteine.”
Il rapporto si conclude
ipotizzando il futuro che attende gli abitanti della Striscia di
Gaza: “La popolazione aumenterà di almeno mezzo milione di
persone nel 2020, e secondo stime ufficiali nel 2028 ci saranno ben
2.7 milioni di persone, con una densità pari a 7562 individui per
km². Il problema principale sarà l’alto numero di bambini – il 51%
della popolazione ha meno di 18 anni. Anche la fornitura di acqua ed
elettricità non potrà che peggiorare. Nella striscia le famiglie
rimangono al buio per molte ore durante il giorno, e scuole, ospedali
ed impianti per il trattamento delle acque dipendono dai generatori
di elettricità. Ed anche la situazione idrica nel giro di qualche
anno potrebbe essere irreversibile: la striscia dipende totalmente
dalle riserve idriche del bacino costale, che inquinamento ed
infiltrazioni saline stanno rendendo quasi del tutto inutilizzabile.”