Liberta’ di stampa, Italia settantasettesima
Dal 2002 Reporter senza frontiere elabora una classifica mondiale della libertà di stampa.L’ultimo rapportoevidenzia un ulteriore peggioramento dell’Italia, valutata ora al settantasettesimo posto, fanalino di coda dell’Unione Europea.
L’Europa rimane l’area in cui i media sono più liberi, anche se Rsf nota un indebolimento del suo modello. L’Africa si colloca dietro l’Europa e supera l’America, mentre l’Asia continua ad essere il continente peggio valutato.
Scrive il rapporto: “Il nord dell’Africa e il Medio Oriente sono la regione del mondo in cui i giornalisti sono sottoposti a difficoltà di ogni tipo, per esercitare il proprio lavoro. Dei 180 Paesi valutati, la Finlandia continua ad essere quello in cui le condizioni di lavoro per i giornalisti sono migliori”: si trova in cima alla classifica dal 2010, seguita dall’Olanda, che guadagna due posti, e dalla Norvegia, che ha perso la seconda posizione”.
In Italia i giornalisti in maggiore difficoltà sono quelli che parlano di corruzione e crimine organizzato: non è un caso che di Trivellopoli, nonostante abbia coinvolto esponenti del governo e del Pd, si stia parlando pochissimo, quando per l’enormità dello scandalo doveva essere tutti i giorni in prima pagina e nei telegiornali.