sabato 27 Luglio 2024
Politica locale

Affari di famiglia, sindaco Briganti sott’attacco

L’opposizione: «La casa del suocero venduta ad una ditta da cui lui ha ricomprato 5 appartamenti. Dato anche un appalto senza gara»

 

COLLI AL METAUROIl sindaco di Colli al Metauro, Pietro Briganti è accusato dall’opposizione di bruciante conflitto d’interesse e di aver sfruttato per interessi di famiglia la carica che ricopre. Il succo dell’attacco è questo: il suocero del sindaco ha venduto il 20 ottobre 2021 una vecchia casa colonica di Saltara ad una ditta, la Ev di Trecastelli (Ancona), ma questa tre mesi prima, dunque ancor prima che la comprasse, ossia il 27 luglio 2021, ha inviato richiesta formale al Comune di abbattere e ricostruire quell’edificio rurale (ancora non suo in quel momento) per farci 5 appartamenti ricorrendo presumibilmente al supersismabonus. Che è un vantaggio anche per chi compra perché può ottenere uno sconto del prezzo fino ad un massimo di 96mila euro per ogni appartamento. In questo caso, la ditta realizzando 5 unità residenziali avrebbe potuto praticare un ipotetico sconto del prezzo grazie al bonus di 528mila euro. Il 20 ottobre dunque la E.V. srl compra per 60mila euro la casa colonica del suocero del sindaco ma nello stesso momento Briganti firma con la ditta un compromesso di acquisto dei futuri 5 appartamenti versando 60mila euro di acconto. Tutto legittimo, ma coincidenza vuole che il sindaco faccia affari con una ditta che due mesi prima, il 5 e il 9 agosto, ottiene dall’ufficio tecnico del Comune un affidamento diretto, cioè senza gara, per 74mila 537 euro per la manutenzione del cimitero di Montemaggiore al Metauro. In quel momento, Briganti era ancora assessore ai lavori pubblici. Diventerà sindaco il 5 ottobre 2021. Il 28 ottobre, il Comune rilascia il permesso di costruire alla E.V. srl i 5 appartamenti del sindaco e nello stesso giorno la E.V. srl firma l’appalto senza gara da 70mila euro per il cimitero di Montemaggiore.Una velocità burocratica degna della Svezia più che di Colli al Metauro. I cinque appartamenti comprati dal sindaco sono stati dichiarati ultimati il 23 giugno 2022 con immediata certificazione di agibilità, il 29 giugno il sindaco acquista l’immobile con rogito notarile per 637mila più Iva. Il problema, secondo l’opposizione, è che mancavano tutti o quasi i certificati tecnici di conformità. Si può solo supporre il motivo di tanta fretta. La norma sul superbonus prevedeva che gli appartamenti da vendere da parte di una ditta con l’agevolazione per il compratore dovevano essere finiti e acquistati entro il giugno 2022, con dichiarazione di agibilità. Altrimenti si perdeva il bonus. Ma c’è un altro particolare: il sindaco ha proposto alla giunta una delibera per considerare di valenza pubblica la strada che porta al suo cantiere. Così è stato possibile, per esigenze di ’carattere pubblico’, abbattere una quercia secolare che impediva il livellamento della strada d’accesso che è via della Fontevecchia a Saltara. Dice l’opposizione: «Alle 9 di mattina del 9 giugno 2022 il sindaco propone la delibera di giunta, alle 11.23 ottiene dall’ufficio tecnico il parere di regolarità tecnica, alle 15 la giunta approva col sindaco che esce, il 14 viene pubblicato l’atto sull’albo pretorio, ma senza la firma digitale del vicesindaco ma con quella del sindaco Briganti, che in pratica ha proposto una delibera per la strada che porta a casa sua. Il sindaco ha risposto in consiglio che la via Fontevecchia, oltre che per il suo immobile, «costituisce un percorso per cacciatori e per camminate». Ieri al telefono, il sindaco ha detto: «Ha deciso tutto l’Ufficio tecnico, non io».ro.da.