Difesa S.p.A.

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Alcuni giorni fa, in tarda serata, è stato infilato nella Finanziaria un emendamento per la costituzione della Difesa Servizi S.p.A.

Questa nuova società gestirà gli acquisti e i terreni della Difesa per un budget che si aggira solo per l’ordinario (acquisto di divise o alimenti per mense) tra i 3 e i 5 miliardi l’anno… ma che potenzialmente ha un valore molto maggiore. Difatti questa nuova società andrebbe a gestire anche quelle aree militari su cui poter installare impianti energetici, come centrali nucleari o termovalorizzatori, così da aggirare tutti i controlli (normalmente previsti per le strutture statali) perché basterà affiggere sui cancelli un cartello con la scritta “area militare”.

La Difesa Servizi S.p.A. eliminerà tutte le attuali segreterie titolari della spesa militare (esercito, marina, aeronautica, Carabinieri) che verranno sostituite da un amministratore delegato, un consiglio di amministrazione e un consiglio dei revisori,tutti di nomina ministeriale.
Possiamo quindi comprendere il potere enorme che avrà questa società.
Mi pare senza dubbio un attacco alla Pubblica Amministrazione. Oggi è la Difesa, domani toccherà alla Scuola e poi alla Giustizia.

La giornalista Bianca Di Giovanni sul quotidiano “L’Unità” informa che è da circa un anno che l’attuale amministrazione di centro-destra tenta di inserire questa norma. Sponsor di questa “novità” è il sottosegretario Guido Crosetto del Pdl, già in Forza Italia. Ancora Bianca di Giovanni scrive: “Questa norma pare non abbia avuto difficoltà a conquistarsi anche l’appoggio tacito di qualche alto grado militare. I maligni dicono che già 6 o 7 ufficiali in uscita a febbraio puntano a passare dai ranghi militari alle poltrone del consiglio d’amministrazione della nuova società. Un incarico a vita: non c’è limite di tempo”.

L’opposizione ha provato a bloccare in Parlamento questa norma… ma si sa, i numeri in Camera e Senato sono quelli che sono!