Il terremoto te lo paghi da te!
Proprio mentre stiamo
assistendo alle drammatiche conseguenze del terremoto in
Emilia-Romagna non possiamo non far notare che il Governo ha da poco
approvato il decreto legge 59 del 5 maggio 2012, pubblicato qualche
giorno fa sulla Gazzetta Ufficiale.
Con tale decreto lo Stato
ha deciso che non sborserà più un euro per aiutare le persone
colpite dal terremoto, e più in generale le vittime delle calamità
naturali, a ricostruire la loro normalità.
Ancora non è chiaro in
che modo questa decisione toccherà le vittime del recente terremoto,
ma dalla Protezione Civile confermano che il decreto è già valido e
che sono in via di definizione le ordinanze con i criteri di
attuazione per il caso emiliano.
Manca ancora il
regolamento di attuazione, che dovrà stabilire come e quanto
dovranno pagare i cittadini e che dovrebbe essere emanato entro i
prossimi 90 giorni. Ma per gli emiliani la risposta dovrebbe arrivare
a brevissimo e non sarà probabilmente positiva.
Il sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio Catricalà ha però preannunciato la
dichiarazione dello stato d’emergenza e la “copertura finanziaria
per il soccorso e la prima assistenza ai soggetti interessati”,
ovvero ai cittadini e alle imprese. Inoltre, è allo studio la
“sospensione del pagamento dell’Imu per chi ha avuto la casa
distrutta” e la deroga al patto di stabilità per i Comuni
coinvolti.
Ma a preoccupare è in
particolare un punto del provvedimento, ribattezzato emblematicamente
con il nome di “tassa sulle disgrazie”. Lo Stato non ha più
soldi e la “tassa sulle disgrazie” permetterebbe alle Regioni di
applicare un’accisa sulla benzina per far fronte alle calamità.
Una tassa che in questo
modo “condannerebbe” i cittadini emiliani a pagare di tasca
propria i danni del terremoto.