mercoledì 13 Novembre 2024
Articoli 2019

Specchietto per le allodole

Sul web si possono leggere tantissimi commenti online sul caso di Carola Rackete, la maggior parte sono pieni di odio nei confronti di questa ragazza di 31 anni.

Ritengo che, alla base del disprezzo per chi soccorre e chi viene soccorso, ci sia la negazione di un dato della realtà molto semplice: i flussi migratori non si possono fermare. Non lo dico io, ma la storia del mondo.
La risposta sovranista è quella in apparenza più logica: chiudere i porti, serrare i confini, presidiare i valichi attraverso i quali passerebbero gli invasori.
Semplice e sciocco quasi quanto credere che la chiusura degli Sprar (e il conseguente abbandono in strada di migliaia di persone) e l’azzeramento dei fondi per i corsi di italiano e di educazione civica, possano contribuire a proteggere la sicurezza nazionale. Semplice e sciocco come pensare che l’economia di un Paese che invecchia non abbia bisogno di forza lavoro manuale e intellettuale straniera.
Da anni Tito Boeri e Vittorio Emiliani si impegnano per dimostrare che da soli non bastiamo più. La sola Lombardia avrà bisogno nel prossimo decennio di altri 73.000 tra badanti e colf; e che attualmente in questo settore del mercato del lavoro gli stranieri rappresentano l’82,9% degli occupati regolari.
Senza di loro, chi assisterà i nostri vecchi?
Inoltre in Italia nel 2017 ci sono state soltanto 464 mila nascite. Mai così poche dall’Unità, dice l’Istat.
Tra il 1991 e il 2011 la popolazione nazionale in età lavorativa è diminuita di 3,2 milioni di unità, mentre nello stesso periodo gli ultraottantenni sono passati da 1,9 a 3,6 milioni. E siccome, da che mondo è mondo, calo demografico e immigrazione sono correlati, nello stesso ventennio gli stranieri nel nostro Paese sono passati da 356 mila a 4 milioni, proprio per colmare questo nostro bisogno.
L’ufficio studi della Confindustria parla di un fabbisogno annuo di manodopera straniera di almeno 170.000 unità.

In Africa c’è una media d’età di 23-24 anni, in Europa di 44. Quando da noi ci sono 40 gradi significa che in Africa ce ne sono 50. Dobbiamo prendere coscienza che c’è un problema strategico e strutturale che non si può più rimandare.

C’è poi da chiedersi perché Salvini si concentra sui migranti sbarcati da navi delle Ong considerato che meno di un migrante su 10 arriva in Italia da navi come la Sea Watch 3. I migranti salvati dalle Ong sono monitorati, mentre quelli che arrivano su barchini e pescherecci fantasma non lo sono, e chi gestisce quella tratta e quei traffici sa che su di loro nessuno sarà tanto scrupoloso nel controllare, bloccare e contrastare. Difatti le procure interessate dicono che da lì arrivano i soggetti potenzialmente pericolosi.
Perché Salvini non si concentra su questi arrivi, su questi trafficanti, su questi scafisti? Perché prendersela con le Ong? Se la prende con chi non ha alcun legame con trafficanti e scafisti, ma lascia che trafficanti e scafisti “lavorino” indisturbati.

Io credo che tutto l’odio alimentato nei confronti delle Ong serva solo per alimentare una propaganda utile al consenso elettorale.
Dispiace prendere atto di come tanti italiani siano risucchiati da questo specchietto per le allodole.

 

 

Fonte: Luigi Manconi e Roberto Saviano